Sabato, 15 Febbraio 2014 14:56

Legami vibrazionali tra gli esseri

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Da quando ho pubblicato il post Introduzione alla Radioestesia, con l’intento di proporre un approccio rinnovato, naturale, al sentire Radioestesico, questo intervento è stato - ed è ancora - il più letto in assoluto. La speranza era di aprire un dialogo, di innescare una discussione, un confronto aperto su tale approccio al sentire radioestesico quale mezzo capace “di creare le condizioni per una conoscenza vissuta nel modo più totale possibile”.

Ecco dunque, ad ulteriore stimolo, il breve resoconto di un esperimento, di una prova fatta da un caro amico e collega radioestesista con cui condivido questo modo di “lavorare” e dei risultati che esso può produrre.

 

Nell’esperimento, che è solo un tentativo tra gli infiniti che si potrebbero inventare, l’utilizzo congiunto del sapere radioestesico e delle tecniche di massaggio orientali, ha infatti restituito qualcosa di diverso, nuovo e più profondo della semplice somma delle due modalità di conoscenza o dell’applicazione di una all’altra.

Aspettiamo, se lo vorrete, i vostri commenti, le vostre proposte, i vostri pensieri per discuterne insieme.

 

Oggi ho fatto un massaggio ad una neo mamma che allatta.

Il legame con il figlio è incredibile, come avrete già immaginato.

Ecco cosa ho scoperto testando: ci sono punti di agopuntura che rappresentano il loro legame. Agendo su quei punti della madre ho modificato il campo energetico del figlio.

Trovato il punto sulla madre (in questo caso sul dito anulare mano destra, TR1) che agiva sul campo del fegato del figlio, il campo del fegato in pochi secondi ha impattato sul corpo.

E data anche la giovane età del bimbo, pochi mesi, il corpo si è rafforzato subito.

Ecco, da un particolare punto di vista, il vero tipo di legame madre-figli.

Il legame cambia nel tempo (con l’età), nel senso che perde armoniche comuni, mantenendo quella fondamentale. Su di essa le esperienze della vita costruiscono nuove armoniche, derivate in parte, ma diverse, dalle precedenti.

Oggi ho sbirciato un pezzettino di essenza dell'inizio della vita.

Il punto era quello di triplice sul l'unghia dell'anulare destro della madre, il Triplice, il riscaldatore....come fosse ... L'ancoraggio del filo (Punto pozzo, detto "PUNTO D'INCROCIO DELLA PORTA DI PASSAGGIO").

Il punto è uno degli shu antichi della mano.

Si estrinseca dalle dita, dal dito del cuore e anche quello della funzionalità cardiaca, il regolatore energetico.

La sensazione della madre alla pressione di quel punto era di dolore ma non suo, non interno come gli altri punti.

Mentre premevo poi gli altri punti mi rendevo conto anche che ogni punto di una persona, soprattutto se una madre di lattante, ha implicazioni con gli altri ad essa legati, in modi più o meno manifesti, a seconda anche della risonanza che producono.

Meglio testare sempre i flussi dei punti e la loro direzione dentro-fuori

Si aprirebbe così un campo di sperimentazione enorme, molte meno variabili lasciate al caso e alle opinioni.

Carlo

 

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Francesco Teruggi

Scrittore e giornalista pubblicista. Direttore delle collane "Malachite" e "Topazio" presso Giuliano Ladolfi Editore. Autore del saggio divulgativo "Il Graal e La Dea" (2012), del travel book "Deen Thaang - Il viaggiatore" (2014), co-autore del saggio "Mai Vivi Mai Morti" (2015), autore del saggio "La Testa e la Spada. Studi sull'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni" (2017), co-autore del saggio storico "Il Filo del Cielo" (2019) pubblicato in edizione italiana e in edizione francese. Presidente dell'Associazione Culturale TRIASUNT. Responsabile Culturale S.O.G.IT. Verbania (Opera di Soccorso dell'Ordine di San Giovanni in Italia).

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